Premessa
In questo filmato potete vedere alcuni ragazzi a cui ho
chiesto di esprimere un’emozione qualsiasi attraverso i suoni; dopo un breve
consulto hanno scelto di manifestare uno stato di gioia.
Non sono persone che avevano una qualche formazione in questo
senso, ma solo i partecipanti ad una seduta estemporanea di musicoterapia in
cui si è discusso, con parole e suoni, intorno alla relazione fra musica ed
emozione. I ragazzi del video hanno avuto alcuni minuti per accordarsi su quale
emozione scegliere, le modalità sonore con cui rappresentarla, i tempi e gli
strumenti da usare.
Osservazioni
Io trovo che questo brano contenga, nel complesso, molti
parametri della risata:
-
Un inizio FF, quasi esplosivo (come succede dopo una
barzelletta)
-
Il ritmo deciso in 4/4; il ritmo tranquillo della
canzone popolare. Per intenderci non è un ritmo serrato e veloce che potrebbe
creare tensione, ma più tendente alla passeggiata. Deciso ma rilassato
-
Su questo si inserisce un secondo ritmo molto diverso e
meno definito
-
Il tutto dà un senso sia di cadenzato che di impreciso,
tipico della risata che esplode improvvisa.
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La terza ritmica riprende la prima e manifesta un
chiaro senso di cadenza, tipica della risata prolungata
-
Le tre ritmiche che entrano separatamente e in tempi
molto stretti (3 battute consecutive per un totale di pochi secondi) danno un
senso di crescendo, seppur molto veloce. Forse questo riduce il senso di
esplosione della risata; è meno spontaneo e più ragionato.
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Su questo si inserisce la melodia, anch’essa a tempo,
su un registro molto acuto; la risata infatti si sviluppa sulle note alte.
-
La melodia è decisamente in 4/4 e si sviluppa come una
breve sequenza ripetuta più volte in modo molto simile, proprio come gli “ha,
ha” di una risata.
-
Tutto continua per meno di un minuto fino a diminuire
lentamente, a singhiozzi; tipico proprio della parte finale di una lunga e
grassa risata.
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