La rivoluzione non è fatta di pietre e di pistole.
La vera rivoluzione è
bussare alla porta del vicino;
fare qualcosa per lui,
con il mio tempo e le mie mani,
e scoprire che anche lui
può fare qualcosa per me.
In questo modo si crea rete,
amicizia e condivisione,
senza che la moneta ci divida.
In questo modo si sopravvive
anche in un momento di Crisi.
Forse la rivoluzione è fatta anche
dalla scelta di vendere il televisore,
accantonare i Romanzi,
le Riviste e i Social Network
per i momenti di svago
e usare il tempo per approfondire qualche tema sociale
senza credere, passivi, ai racconti di altri.
MA
La vera rivoluzione è unirci
per risolvere i bisogni che possiamo;
quelli più grossi, esporli a chi ci comanda
con una forza superiore
a quella delle mafie, delle multinazionali,
delle banche o lobby varie.
La vera rivoluzione nasce
quando comprendo che
il vero colpevole dei miei problemi
è la mia solitudine.
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