Ogni terapeuta ha, o dovrebbe avere, uno o più brani
musicali di riequilibrio.
Brani che aiutino il corpo e la mente prima di un
intervento, durante e dopo.
Il mio brano preferito è questo (versione tratta da “Quando un
musicista ride” 1998):
Al di là delle biografie storiche e musicali su Jannacci, io
lo ricorderò per i suoi silenzi: le pause fra due note; le attese fra un ritmo
e un cambio; gli intervalli tra una tromba e un tamburo; gli sguardi fra parola e musica.
Grazie Enzo
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