mercoledì 31 ottobre 2012

Obama & Romney


Con l’avvicinarsi delle elezioni americane ho voluto giocare con gli spot televisivi dei due candidati per capire su quali impronte emotive hanno basato la campagna elettorale.
Sono infatti convinto che il consenso di un politico non stia tanto nei successi ottenuti, e quindi dovuto ad un confronto razionale, ma nella capacità di conquistare emotivamente le persone.
Ho preso quindi i primi due spot che ho trovato su youtube per conoscere quali messaggi emotivi vogliono comunicare; ne ho estrapolato ed analizzato i primi 30 secondi, senza entrare nel merito degli argomenti trattati.
Sappiamo tutti che lo spot viene studiato fino al minimo dettaglio, nascondendo tutto ciò che contrasta col messaggio principale; ma sappiamo anche che la personalità lotta continuamente per emergere e il linguaggio non verbale raramente si riesce a tenere sotto controllo.
Spero di essere rimasto imparziale.



TIMBRO
Entrambi i candidati hanno un timbro baritonale. La voce grave è il suono della serietà: “Voglio dirvi una cosa importante e vi chiedo di prestarmi attenzione.”
Su questo punto sono stati entrambi molto bravi, anche se non sfuggono alcuni suoni anomali.
O. mostra pochi velocissimi acuti sulle parole che pronuncia con più forza: tradisce emozione e passione per concetti importanti o una minore convinzione?
Propendo per la prima poiché i suoni non sono troppo acuti.
R. alterna i crescendo e decrescendo con un moto ondulatorio della voce: lo leggo come il prevalere di una personalità passionale.

MELODIA
Le frasi di O. sono quasi tutte brevi e con una linea melodica discendente; sono frasi assertive di chi è deciso e risoluto.
R. invece è molto più vario con frasi di diversa durata e una linea di saliscendi che da un effetto di maggiore varietà: ne risulta una minore drammaticità e un tono più colloquiale.
Come effetti negativi O. potrebbe dare l’idea di troppa decisione e rigidità, mentre R. di indecisione e confusione.

TEMPO
Con O. si potrebbe battere il tempo in 4/4 con 60 al quarto (un battito al secondo) e trovare sempre un accento sul battere; questo è sempre un segno di sicurezza in sé stessi e convinzione in ciò che dice (a prescindere dal fatto che sia reale o meno).
R. è molto più veloce e con continui cambi di tempo: alterna frasi veloci e lente, accelera e decelera continuamente. Probabilmente usa un tempo diverso per ogni argomento che tratta, in modo da mantenere l’attenzione, rischia però di creare confusione.

RITMO
O. mantiene un ritmo espressivo costante: parole veloci, straordinariamente a tempo, con un rallentamento finale e una pausa sempre molto lunga. È il ritmo del rap, una forma musicale che privilegia più il contenuto del testo rispetto al contenitore musicale. Ma è un rap melodico, un po’ più morbido.
R. è molto più veloce con un ritmo incostante; non ha rallentamenti sul finale preferendo arrivare direttamente alla pausa su cui si sofferma solo un attimo e poi riprende una nuova strofa. Usa anche lui un ritmo rap ma meno melodico: ha tante cose da dire in poco tempo.

MUSICA
Abbiamo visto che R. non mantiene tempo e ritmo costanti ma non sappiamo se ciò sia voluto.
La presenza della musica mi fa venire il sospetto di una compensazione.
Infatti la musica ha un ritmo ben cadenzato; sembra una musica di ambiente ma, al contrario di molti brani new age non ha accordi lunghi che rallentano o eliminano il concetto di tempo, questo brano ripete a tempo poche semplici note dando un effetto subliminale di andamento costante.

DINAMICA
Posso dire che entrambi mantengono una linea dinamica costante e in questo sono molto bravi.
Tuttavia in alcune frasi O. cala sulla chiusura; questo è spesso motivo di poca convinzione e contraddice quanto detto sopra a riguardo del tempo.
Nelle registrazioni R. è più sul Forte e O. sul Mezzo Piano, ma non so quanto sia dovuto al volume di chi ha diffuso il video.

SILENZI
I silenzi di O sono molto lunghi, come se volesse dare il tempo alla gente di ripensare ed assimilare ogni singola frase prima di passare oltre.
R. usa pause molto brevi e i silenzi sembrano solo un piccolo intervallo in cui riprendere fiato.
O. dà un segno di lentezza e R. di velocità.

VIDEO
O. si vede a sinistra dello schermo; la videocamera gli ruota intorno ma senza cambiargli posizione. Dopo poco si capisce il perché: compaiono le scritte sul lato destro. La ripresa sembra voler dare uguale importanza alla persona e ai concetti espressi.
R. è fisso al centro e riempie lo schermo con uno zoom lento ma costante.
Al centro dello schermo di R. c’è la sua bocca, mentre con O. si vede una spalla.
L’impatto visivo è di un R. più grande di O., come se si volesse ottenere una maggiore presenza fisica.
O. sembra chiedere al pubblico che lo si guardi con una prospettiva diversa, meno immediata e più riflessiva, mentre R. vuole parlare dritto alle persone dando loro subito ciò che si aspettano.
O. veste elegantemente su uno sfondo semplice (si fa per dire,visto che è la casa bianca, ma non è alla scrivania come molti predecessori per dare un senso di potere).
R. è vestito semplicemente ma lo sfondo è di una casa alto borghese.
Le foto di sfondo sono un punto fermo che non manca mai: sono un modo per catturare l’emotività mostrando cura e affetto per i propri familiari. Infatti entrambi le espongono sulla sinistra di chi guarda (il lato emotivo).

SGUARDO
Lo sguardo di entrambi è talmente fisso sullo schermo da essere inquietante. Sembra che si allenino a non sbattere mai le palpebre.
Lo sguardo fisso è un modo per mantenere il contatto e non far allontanare l’ascoltatore, ma è anche un segno di comando per chi vuole tenere il controllo della conversazione.

CORPO
Si nota subito la rigidità del busto di entrambi.
O. associa una rigidità anche della testa che si muove pochissime volte in segno di assenso per sottolineare e rafforzare i concetti.
La testa di O. rimane leggermente curva sul suo lato destro, come a ripiegarsi su concetti specifici.
A sopperire questa rigidità vediamo un forte uso delle mani che non stanno quasi mai ferme.
R. invece si muove moltissimo sia col corpo, che ondeggia avanti e indietro, che con la testa, alternando di continuo i due profili.
Non mi addentro sui movimenti facciali perché ci dicono poco sull’emotività complessiva.
Nel complesso O. sembra voler trasmettere calma mentre R. sembra pronto a mettersi in azione.

MANI
Entrambi i video mostrano un primo piano che tiene le mani abilmente nascoste; sappiamo infatti tutti che le mani rivelano molto di ciò che una persona pensa mentre parla.
Ciò premesso notiamo che le mani di O. si vedono spesso ma ripetono sempre gli stessi due gesti; o si vedono le due mani nel segno della sfera, un simbolo di unione, o la singola mano che punta, come per fermare un concetto.
Le mani di R. invece sembrano legate alla sedia, infatti non si vede nemmeno un movimento delle spalle.
Anche se i due personaggi scelgono modalità diverse, entrambi mostrano un comportamento non naturale (e non solo per noi italiani che siamo abituati a gesticolare molto).

ARMONIA
Mettiamo in relazione la voce con i movimenti del corpo e lo sguardo.
I canali di comunicazione sembrano abbastanza armonizzati per entrambi.
Nel complesso O. si dimostra una persona molto controllata che manifesta tranquillità e sicurezza mentre R. sembra tenere a freno una personalità esuberante ed energica.
Evidentemente parlano a due target diversi di persone.

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