Questo è il titolo di un libro di Gertrud Hirschi (edizioni
Armenia) di cui vi propongo alcuni estratti perché penso che possano aiutare il
nostro equilibrio psicofisico e arricchire la pratica terapeutica.
Una cosa che mi è subito piaciuta di questo libro è
l’immagine della “farmacia personale”; i singoli mantra vengono presentati come
medicine da usare per le diverse occasioni, infatti “è importantissimo definire sempre la motivazione e lo scopo della
recitazione mantra.”
Ovviamente il concetto di medicina orientale è assai diverso
da quello occidentale: esistono mantra energetici da eseguirsi quotidianamente
per un equilibrio costante, altri da recitare in situazioni particolari e altri
ancora creati appositamente dal “medico-yogin“ per la singola persona che ne
faccia richiesta.
Nella prima parte del libro, quella che vi propongo, Gertrud
si sofferma sui primi due tipi di mantra valorizzando quelli di origine
sanscrita poiché “possiedono sfumature
particolari che agli altri mancano completamente. […] Ogni suono,
ogni lettera ha una sua vibrazione, uno specifico valore simbolico e un suo
significato e, quindi, un particolare effetto: influenzano il corpo e le sue
funzioni e anche la nostra sensibilità, e tutto ciò influenza a sua volta il
nostro pensare, i sentimenti e le nostre relazioni.”
L’autrice lascia molta libertà su come recitare i mantra; si
possono eseguire a letto prima di dormire o sull’autobus mentre si va al lavoro,
in posizioni yoga o di meditazione; possono essere recitati, cantati, pensati
(la forma più forte) o scritti. Ovviamente l’efficacia sarà proporzionata alla
concentrazione e all’intensità.
Gertrud non si sofferma molto né sulla pronuncia né sulla
traduzione perché “nel sanscrito tutte le
sillabe e tutte le parole hanno più di un significato. Ogni traduttore li
interpreta in modo diverso secondo quello che a lui, in quello specifico momento,
sembra importante e giusto.
La pronuncia poi
cambia da regione a regione e non siamo nemmeno sicuri che quella di oggi
corrisponda a quella antica.”
Nella seconda parte del libro Gertrud riporta alcuni mantra
di invocazione personale per il raggiungimento di situazioni specifiche
(equilibro interiore, gioia, creatività, ecc.); sono mantra dedicati a divinità
particolari e legati ad una funzione spirituale, per questo ognuno deve
individuare il proprio. L’autrice propone un percorso di preparazione alla
scelta del proprio mantra, ma lascia anche liberi di seguire un proprio rituale
di pochi minuti o di parecchi giorni a seconda della problematica da affrontare;
dopo questa pratica, se non si ha uno yogin a cui rivolgersi, si apre il libro
a caso e si troverà il proprio mantra.
Il primo mantra che propone il libro è proprio la parola
MANTRA,.
Significato: Strumento
del pensiero
Esecuzione: Ispirare
pensando MAN - Espirare pronunciando
TRA
Secondo l’autrice questo mantra aiuta a raggiungere un stato
di maggiore concentrazione o trance utile per la meditazione.
Nei prossimi giorni ve ne proporrò altri che ho trovato
essere molto efficaci.
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