venerdì 16 novembre 2012

La Pratica dei Mantra


Questo è il titolo di un libro di Gertrud Hirschi (edizioni Armenia) di cui vi propongo alcuni estratti perché penso che possano aiutare il nostro equilibrio psicofisico e arricchire la pratica terapeutica.
Una cosa che mi è subito piaciuta di questo libro è l’immagine della “farmacia personale”; i singoli mantra vengono presentati come medicine da usare per le diverse occasioni, infatti “è importantissimo definire sempre la motivazione e lo scopo della recitazione mantra.”
Ovviamente il concetto di medicina orientale è assai diverso da quello occidentale: esistono mantra energetici da eseguirsi quotidianamente per un equilibrio costante, altri da recitare in situazioni particolari e altri ancora creati appositamente dal “medico-yogin“ per la singola persona che ne faccia richiesta.
Nella prima parte del libro, quella che vi propongo, Gertrud si sofferma sui primi due tipi di mantra valorizzando quelli di origine sanscrita poiché “possiedono sfumature particolari che agli altri mancano completamente. […] Ogni suono, ogni lettera ha una sua vibrazione, uno specifico valore simbolico e un suo significato e, quindi, un particolare effetto: influenzano il corpo e le sue funzioni e anche la nostra sensibilità, e tutto ciò influenza a sua volta il nostro pensare, i sentimenti e le nostre relazioni.”
L’autrice lascia molta libertà su come recitare i mantra; si possono eseguire a letto prima di dormire o sull’autobus mentre si va al lavoro, in posizioni yoga o di meditazione; possono essere recitati, cantati, pensati (la forma più forte) o scritti. Ovviamente l’efficacia sarà proporzionata alla concentrazione e all’intensità.
Gertrud non si sofferma molto né sulla pronuncia né sulla traduzione perché “nel sanscrito tutte le sillabe e tutte le parole hanno più di un significato. Ogni traduttore li interpreta in modo diverso secondo quello che a lui, in quello specifico momento, sembra importante e giusto.
La pronuncia poi cambia da regione a regione e non siamo nemmeno sicuri che quella di oggi corrisponda a quella antica.
Nella seconda parte del libro Gertrud riporta alcuni mantra di invocazione personale per il raggiungimento di situazioni specifiche (equilibro interiore, gioia, creatività, ecc.); sono mantra dedicati a divinità particolari e legati ad una funzione spirituale, per questo ognuno deve individuare il proprio. L’autrice propone un percorso di preparazione alla scelta del proprio mantra, ma lascia anche liberi di seguire un proprio rituale di pochi minuti o di parecchi giorni a seconda della problematica da affrontare; dopo questa pratica, se non si ha uno yogin a cui rivolgersi, si apre il libro a caso e si troverà il proprio mantra.

Il primo mantra che propone il libro è proprio la parola MANTRA,.
Significato: Strumento del pensiero
Esecuzione: Ispirare pensando MAN - Espirare pronunciando TRA
Secondo l’autrice questo mantra aiuta a raggiungere un stato di maggiore concentrazione o trance utile per la meditazione.

Nei prossimi giorni ve ne proporrò altri che ho trovato essere molto efficaci.


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