Dopo la carrellata di teorie delle scorse settimane vi dico cosa penso io.
Quando si cerca di descrivere le emozioni bisogna anzitutto
parlare di ENERGIA.
Nulla di esoterico, mi riferisco a ciò che fa muovere il
nostro corpo e che lo fa correre o camminare piano, urlare o bisbigliare. Elettricità,
se vogliamo.
Detto questo possiamo distinguere le emozioni a seconda del
livello energetico.
Alla base io metterei la PAURA.
Scusate se mi ripeto, ma penso che la paura sia l’emozione
cardine della vita di tutti: la prima reazione ad ogni evento è sempre una
forma di paura (lieve o acuta) e questa si esprime attraverso l’immobilità.
La paura toglie tutte le energie e “pietrifica” corpo e
pensieri: nessun suono e nessun movimento.
La reazione alla paura, che si basa sulle nostre esperienze,
origina la varietà di comportamenti ed emozioni che di solito vengono associati
alla paura.
Io credo che il livello energetico più alto, e quindi
opposto alla paura, sia la
RABBIA.
Se torniamo alla tabella di Plutchik e leggiamo le emozioni
di secondo livello legate alla Rabbia, DISPREZZO E AGGRESSIVITA’, notiamo che
anche queste richiedono un livello energetico molto più alto di quelle legate
alla Paura, SOTTOMISSIONE e SOGGEZIONE.
Le prime infatti richiedono un’attivazione nei confronti di
qualcuno o qualcosa, mentre le seconde si vivono come vittime di qualcuno o
qualcosa e si manifestano nell’immobilità.
La rabbia richiede l’attivazione di circa 60 muscoli, per
questo la pongo al vertice della tabella energetica; subito dopo troviamo la GIOIA , che richiede solo 15
muscoli.
Appena sopra la
Paura io proporrei la TRISTEZZA.
Fra Gioia e Tristezza posizionerei tutte le altre in modo
indistinto, poiché ogni emozione viene vissuta a livelli diversi in base alle
esperienze personali e non è possibile (o forse si, ma non lo ritengo utile ai
fini pratici) creare una gerarchia energetica che vada bene per tutti gli
esseri umani.
Rimando alla prossima settimana le considerazioni pratiche di
questo schema.
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