Nel post precedente ho descritto il mio pensiero sul legame
fra emozione e livello energetico.
Questo approccio torna utile in alcune situazioni
importanti.
La prima è il riconoscimento immediato di alcune emozioni
che troppo spesso si confondono e portano ad interventi fallimentari.
Per fare un esempio: mi è capitato molte volte di sentire un
utente urlare e qualche care-giver commentare: “è triste per questo o
quest’altro motivo”.
Se urla non è triste, è arrabbiato! Sono emozioni diverse e
diverse devono essere le tecniche di approccio.
Altro dato utile è la definizione dei giusti parametri non
verbali per le tecniche di approccio relazionale (avvicinamento, imitazione
e rispecchiamento, dialogo sonoro, ecc).
È importante considerare sempre che non esistono parametri
universali per definire un’emozione ma occorre conoscere l’economia energetica
della singola persona e distinguerne le variazioni.
Faccio un esempio: se sentiamo due arabi parlare, molto
spesso non riconosciamo se stanno litigando o sono felici. Questo perché
l’energia che usano è diversa dalla nostra e per distinguere le due emozioni
occorre vedere le stesse persone in più situazioni e raffrontare i livelli
energetici.
Quali sono i parametri dell’energia?
Anzitutto il tempo, che aumenta al salire dell’energia. Per
un musicista è facile da riconoscere, da distinguere e da riprodurre in musica.
Altro parametro importante è il ritmo: più sale l’energia è
più è difficile mantenerlo regolare.
Se ascoltiamo parlare una persona arrabbiata è difficile che
mantenga un discorso ben cadenzato, avrà piuttosto una ritmica irregolare.
Una persona felice invece comincia ad avere un ritmo
regolare, anche se interrotto qua e là dalle manifestazioni di gioia.
Le altre emozioni avranno una ritmica sempre più lenta e
regolare fino alla paura, in cui il ritmo sembra scomparire (alcuni brani
che accompagnano i film horror rappresentano perfettamente quello che intendo:
pochi suoni prolungati con ritmica indefinita, e sul momento clou la musica si
ferma).
Secondo il mio parere gli altri parametri sonori sono legati
all’aspetto cognitivo che accompagna le emozioni (il motivo per cui nasce, il
contesto, il tipo di relazione, ecc.).
Una terza considerazione importante riguarda il dubbio se
le emozioni si trasmettano o siano personali. Ma per questo vi rimando alla prossima settimana.
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